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Tipo di corso

Corso di Dottorato (D.M.226/2021)

Accesso

Programmato

Durata

3 anni

Sede

Reggio Emilia

Lingue

Italiano

Struttura di riferimento

Dipartimento di Educazione e Scienze Umane

Presentazione del corso

Dottorato di Interesse Nazionale in Studi Religiosi – fonti, norme, tradizioni e metodi

Il Dottorato di Interesse Nazionale in Studi Religiosi (DREST) intende essere un luogo di formazione e di coltivazione del sapere specialistico inerente all’esperienza religiosa, al patrimonio di fonti su cui essa si fonda e alle manifestazioni storiche con cui si esprime nel tempo. L’obiettivo è quello di creare una comunità scientifica di docenti ed allieve/i che, nel contesto del crescente analfabetismo religioso e del religious climate change, siano in grado di produrre saperi e fornire competenze sui passati attraverso strumenti utili a comprendere come le nervature profonde di quei passati rimangano attive nel lungo periodo e nel presente storico delle nostre società. Replicando la modalità organizzativa e gestionale sperimentata da altri dottorati nazionali già operativi, il DREST agisce su sei curricula o ambiti disciplinari:

- Cristianesimo,
- Islam,
- Ebraismo,
- Buddhismo e religioni dell’Asia,
- Diritto e religione,
- Transdisciplinarità e ricerche di frontiera tecnologica.

Si tratta di ambiti caratterizzati tutti dall’integrazione tra la riflessione teorica (storiografica, giuridica, tecnologica, teologica, ecc.) e l’implementazione competente di metodi di scavo sulle fonti scritte, iconografiche e orali.

Info

Dipartimento: Dipartimento di Educazione e Scienze Umane
Modalità didattica: Presenza
PhD Coordinator

PhD Organizational Secretariat

PhD Website

Laurea magistrale (D.M. 270/04) o laurea specialistica (D.M. 509/99) o laurea del vecchio ordinamento (ante D.M. 509/99) o analogo titolo conseguito all'estero.
Maggiori informazioni nel bando di ammissione.

Il DREST intende formare ricercatrici/ori ed operatrici/ori altamente qualificate/i in grado di operare in qualità di studiose/i, formatrici/ori, valutatrici/ori e mediatrici/ori culturali nel campo della cooperazione internazionale e interreligiosa, del rapporto-dialogo tra gli ordinamenti statuali e le comunità di fede e, più in generale, del pluralismo religioso nell’ambito delle società multiculturale.